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I FIGLI… SONO I VOSTRI (NOSTRI)

Oggi è tempo di un piccolo sfogo, da padre, da genitore.

Uno sfogo verso alcune tipologie di genitori o forse meglio dire verso alcune abitudini sociali.

Mi riferisco alle lamentele, alle critiche, alle osservazioni pretestuose.

Non mi riferisco a quelle rivolte a me direttamente o a persone a me care o conosciute, è un discorso dai confini molto più ampi; va dai giornali, ai social, dai gruppi whatsapp ai canali telematici o di informazione in generale.

C’è questa mania diffusa di commentare ogni tipo di osservazione o proposta, in particolare se riguarda i nostri bambini, ragazzi, nipoti o cugini che siano… adulti che commentano in difesa dei diritti dei bambini, che commentano cercando di distruggere anche ciò che non ha potere, o che criticano evidenziando unicamente gli aspetti negativi di ogni cosa. E’ ormai una sorta di tendenza.

E fin qui, forse, non ci sarebbe neanche nulla di male, se non fosse che spesso in questi commenti, in queste critiche, in queste esposizioni di concetti di difesa dei diritti di fatto i nostri figli e il loro percorso di crescita passa in secondo piano in una guerra verso chi ha più a cuore il bene dei bambini dal mondo degli adulti, unicamente a parole.

 

Alcuni esempi:

Psicologo afferma: “i nostri figli diventeranno autistici digitali”  a seguito commenti di genitori che appoggiano la tesi e accusano governo, esercito, pompieri, avvocati, mondo, alieni, universo… ecc

Ora pur essendo una tesi che può avere anche diversi fondi di verità la cosa che mi spaventa di più è che in tutti quei commenti sembra che tutta questa situazione dipende in modo diretto e univoco da tutti tranne che dai genitori stessi.

Ma ci rendiamo conto che i figli sono i nostri?? Siamo noi ad avere una buona dose di potere in mano sul loro futuro?? Certamente non potremmo arrivare a determinarlo al 100% però possiamo e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità attraverso le nostre scelte..  non è che perché uno psicologo afferma questo che io genitore sono impotente e rassegnato che il destino di mio figlio sia segnato…

È inutile lamentarsi dell’era digitale e poi lasciare i figli danti a televisori, tablet e pc o non fare mai niente di diverso assieme a loro. Siamo noi che determiniamo il loro modo di vedere le cose o che contribuiamo in modo attivo a questa visione assieme a scuola, amici, sport o altre attività. Non è qualcun altro che magari non sa nemmeno che esistiamo, non sono decisioni generali, sono spesso le nostre reazioni alle stesse ad essere il primo veicolo di istruzione dei nostri figli.

 

Altro esempio:

Gruppo scolastico: mamma si lamenta della scarsa qualità di un immagine mandata da un insegnate nell’assegnazione di un compito in didattica a distanza. “La qualità è pessima non abbiamo inchiostro nella stampante mio figlio non può fare il compito!!!”

Altra mamma commenta: anche noi abbiamo finito l’inchiostro, ho fatto copiare il testo sul quaderno, così X ha fatto il compito.

La prima si lamenta e giustifica il figlio a non fare il compito, la seconda non si lamenta fa fare al figlio il compito con i mezzi che ha e chiude la questione.

Ma soprattutto la prima non si rende conto che l’insegnamento che ha dato a suo figlio è quello di legittimarlo nella rinuncia allo svolgimento di qualcosa che gli era stato assegnato, diversamente la seconda ha trasmesso una soluzione alternativa che consenta al ragazzo non solo di svolgere il compito (insegnamento di modo diretto) ma anche di capire che può esistere una soluzione diversa da quella prevista (insegnamento di modo indiretto).

 

Cioè è mai possibile che non siamo in grado di ascoltare un punto di vista e invece di perder tempo a commentare e confrontarci con altre persone per lo più ignote non decidiamo di parlarne con i nostri figli e spiegar loro il nostro punto di vista magari ascoltando il loro…

Oppure di portarli a guardare e pensare che per ogni questione possono esistere diversi approcci positivi

Non è perché qualcuno scrive qualcosa che quel qualcosa si avvera e soprattutto abituiamo i nostri figli a pensare invece di pensare di farlo noi al posto loro, magari saranno loro ad insegnarci qualcosa e porci davanti ad altri punti di vista.

I figli sono i nostri, sono prima di tutti sotto la nostra responsabilità, ce lo vogliamo mettere in testa???

Prima di iniziare a lamentarci….  Sarebbe molto, molto bello e non solo per loro.