Qualche giorno fa abbiamo portato Nicholas al cinema a vedere Frozen, ci teneva e così lo abbiamo accontentato.
Dopo qualche decina di minuti (in cui avevo già i lacrimoni agli occhi, sono un uomo atipico lo sò) mi sono girato
per cercare di rapire dal suo sguardo lo stato con cui stava vivendo il film..
Il furto di sensazioni mi ha un pò spaventato e quindi gli ho chiesto se gli stava piacendo il film…
con voce dolcissima mi ha risposto “si, ma ho paura…”
cosa fare?? erano passati si e no 10 minuti, cosa fare per far si che quel senso di paura e angoscia svanisse prima
possibile e gli permettesse di vedere il film attivando tutti gli altri ricettori che erano spenti dell’acensione
della spia della paura??
Per prima cosa ho pensato che fosse importante provare a capire che cosa gli facesse paura..
solitamente il volume alto gli genera questo stato, fosse stato quello non ci sarebbe stato molto da fare, chiedere
al cinema di abassare il volume la vedevo come un impresa ardua in primis e un pò egoista in seconda battuta, non
eravamo soli in sala… mettergli delle cuffie poteva essere un idea, avrebbe attenuato il volume ma…
stranamente non mi son portato dietro delle cuffie pensando di andare al cinema.
Alternative??
La storia e quello che stava succedendo..
Possibile.
C’erano due sorelle, piccole, che prima giocavano spesso assieme allegramente, a seguito di un fortuito episodio
il rapporto tra le due viene forzato all’esclusione della piccola dalla grande (non voglio svelarvi troppo, non è
una recensione). La piccola non capisce il motivo dell’esclusione, ne soffre ma non si arrende.. il ricordo di ciò che
è stato e i messaggi del cuore vengono messi in primo piano.. un primo piccolo dramma umano (da qui le mie lacrime di prima).
Perchè mio figlio è spaventato, perchè prova paura??
Forse, ho pensato, essendo Nicholas un bambino molto ma molto sensibile riesce a percepire (probabilmente senza rendersene
conto) il senso di solitudine, abbandono, vuoto che prova la piccola sorella in quel momento e questa sensazione
“energetica” lo inquieta e lo spaventa..
Devo provare a riportare il suo livello mentale ad uno stato neutro altrimenti l’esperienza di questo film potrebbe rivelarsi
più negativa che positiva.
“non preoccuparti, in questo momento la storia è brutta e la sorellina è triste perchè tra lei e sua sorella c’è di mezzo
una bugia, la ragione sta avendo il sopravvento sul cuore, la sorella grande non sta dicendo il suo problema alla piccola
e la piccola non capisce perchè la grande si comporta così, ma poi vedrai che, visto che le due sorelle si vogliono molto bene
prima o poi la bugia scomparirà, la grande troverà la forza e il coraggio di dire la verità alla piccola e il bene che si
vogliono le aiuterà a sconfiggere tutto il male, devono solo ascoltare il loro cuore e saranno felici, fidati..”
i suoi occhi grandi hanno incrociato i miei, gli ho fatto cenno di si con la testa, mi ha guardato di nuovo mi ha fatto
cenno di si con un sorriso sulle labbra di quelli che nascondono il pianto imminente e ha ripreso la visione.
Sembrava aver preso un pò di fiducia… o forse era solo la mia illusione.
Ho guardato mia moglie che era seduta tra me e lui, ci siamo sorrisi e abbiamo continuato a vedere il film.
Nelle scene comiche abbiamo accentuato i nostri sorrisi e abbiamo cercato di coinvolgerlo il più possibile per farlo ridere.
Il film è proseguito e Nicholas sembrava digerirlo meglio complice anche il fatto che pian pianino le cose si stavano
sistemando..
A fine primo tempo doveva fare la pipì e allora l’ho accompagnato in bagno.. all’uscita del bagno mi guarda e mi dice
“ma papà, come facevi a sapere come andava il film??”
“ma io non lo so e non lo sapevo, apparte che non è ancora finito, io ho semplicemente cercato di ascoltare la voce
del cuore, dai andiamo che ricomincia..”
il film prosegue e tra un paio di colpi di scena e altre peripezie ovviamente finisce bene…
alla fine del film Nicholas mi guarda e mi chiede:
“ma, di la verità, lo avevi già visto??”
“no Nicholas, però ricordati che se si impara ad ascoltare ciò che viene da dentro, dal nostro cuore e ci si crede
veramente, anche se nella vita non si sa mai come va a finire, ci sono più possibilità di riuscire ad essere felici
di quelle che si hanno se si impara a non ascoltarci più; è una delle cose più difficili del mondo ma anche delle più
belle che noi uomini possiamo fare, imparare a voler bene”
“ma io voglio bene”
“lo so! tu sei il nostro bambino speciale”
Alla fine molto bello questo Frozen, altro che ghiaccio 😉
P.S. mia moglie mi dice sempre che sono logorroico, e son sempre più convinto che abbia decisamente ragione 😉